Scheda di approfondimento
Il 16 giugno 1653 il vescovo di Taranto, mons.Tommaso Caracciolo, dei Principi di Avellino, fu incaricato di eseguire la disposizione del papa Innocenzo X di sopprimere il convento francescano dei Santi Filippo e Giacomo, che si trovava fuori dell’abitato, e destinare le rendite di quest’ultimo a favore della fondazione di un convento di clausura femminile intitolato a Santa Maria della Purità, con la regola di Sant’Agostino.
Prima sul posto sorgeva un’antica cappella dedicata a S. Nicola dell’Appennino.
Michele Sforza
Insediamento
Complesso conventuale
Edificio di culto
Dipendenza