Fr. Anselmo da Milano OESA
Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino
- Roma, martedì 29 luglio 2014 22:13
- ·Segreteria
- ·Personaggi
Introduzione
Citato in documenti del 1272
Titolo santità | |
Titolo ecclesiastico | Fr. |
Nome | Anselmo |
Nome religioso | |
Cognome | |
Patronimico | |
Toponimo | da Milano |
Nome proprio | |
Cognome proprio | |
Nome religioso proprio | |
Patronimico proprio | |
Toponimo proprio | |
Altri nomi | |
Qualifica | |
Tipologia | |
Sesso | Maschio |
Chierico | Sì |
Stato ecclesiastico | |
Uffici ecclesiastici | |
Religioso/a | Sì |
Stato religioso | Religioso di voti solenni |
Uffici religiosi | Priore della comunità |
Sigla istituto | OESA |
Ordine | Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino |
Circoscrizione | |
Ordine di provenienza | Congregazione dei Giamboniti |
Periodo | |
Data di nascita | |
Luogo di nascita | |
Nazione di nascita | |
Luogo di provenienza | Milano |
Nazione di provenienza | |
Data di morte | |
Luogo di morte | |
Nazione di morte | |
Luogo deposizione | |
Luogo deposizione attuale |
Nel mese di agosto del 1256 si unirono alla Grande Unione i Poveri Cattolici. Di questa congregazione, che aveva la Regola di S. Agostino, sappiamo che si era staccata dai Valdesi nel 1207. In Lombardia era provinciale un certo fra Nicola, e a Milano aveva la chiesa e il convento dedicati a S. Agostino. Il documento di aggregazione all’Ordine agostiniano, stilato il 27 luglio 1256, ci è trascritto dal Torelli: in oratorio sive ecclesia loci S. Augustini, Ego frater Nicolaus Provincialis nomine meo et omnium fratrum totius Provinciae et locorum dicti Ordinis Pauperum Catholicorum in quibus commorantur, volens obedire Sanctae Matri Ecclesiae Romanae et Venerabili Patri Domino Richardo S. Angeli Diacono Cardinali, cui a Domino Papa concessa est plenitudo potestatis ad infradictam Unionem faciendam, do et offero me et universum Collegium supradictum et domos omnes in Lombardia, quae sunt sub protezione mea, cum omnibus rebus, ad ipsas domos pertinentibus, vobis fratri Iacobo Procuratori totius Ordinis fratrum Eremitarum S. Augustini. (1)
Questo fra Giacomo da Milano è detto Procuratore di tutto l’ordine agostiniano. Ciò può voler dire che il generale Lanfranco sia stato coadiuvato fin dal Capitolo Generale del 1256 da questo fra Giacomo come Procuratore generale creato ad hoc, ma anche che sia stato inviato dal Generale a compiere l’atto del passaggio e che il titolo di Procuratore generale sia una estensione impropria di tale compito.
Con questo atto i Poveri Cattolici del convento di S. Agostino si fusero con gli Agostiniani a S. Marco e il convento di S. Agostino passò pleno iure all’Ordine. Tuttavia una notte, di un anno imprecisato, i Poveri Cattolici irruppero armati nel convento di S. Agostino e cacciarono gli Agostiniani, prendendo di nuovo possesso del loro vecchio convento. L’occupazione durò fino al 3 ottobre 1272, quando fra Anselmo, il priore intruso di S. Agostino, e i suoi frati, con un documento ufficiale confessarono il loro misfatto, chiesero perdono e restituirono il convento di S. Agostino (2). Da quel momento non si fa più menzione di quel convento.
NB. Il fra Anselmo qui sotto non dovrebbe essere la stessa persona del fra Anselmo dei Poveri Cattolici. Per ora i due nomi sono accomunati.
Il 21 ottobre 1268 in un atto di vendita vengono fatti i nomi di tutti i frati che partecipano al capitolo della casa: In domo fratrum eremitarum de Sancto Marcho, [...] in capitulo seu conventu eiusdem domus, pro hoc negotio specialiter convocato et collecto [...] (frater) Philipus, subprior eiusdem domus seu ecclesie, vacante prioratu, et frater Agostinus, lector, frater Zullianus de Novara, frater Menapaxius de Cixate, frater Anselmus, frater Leo de Affuri, frater... Beltramus de Corcomano, frater Andriollus Tomasella, frater Petrobellus, frater Marchetus, frater Ambrosius de Agnerico, frater Beltramus Zeva, frater Martinus de Castro Segnio, frater Samoellus, frater ... Ripalta, frater Georgius, frater Philipus de Novara, frater Iacobus de Crema, frater Iordanus, frater Conganus, frater Zaneboninus, frater Martinus, frater Beltramus de Porta Romana, frater..., fratres eiusdem domus [...] fecerunt ventitionem [...] unius domus [...] pro pretio nonaginta librarum tertiolorum.
(1) L. TORELLI, Secoli Agostiniani, IV, p. 545.
(2) L. TORELLI, Secoli Agostiniani, IV, pp. 767-770.
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