Scheda di approfondimento
Ma chi fu Nicola di Alessandria? Sarà questo Agostiniano il Nicolino di Alessandria, 'lettore nella Curia', che il priore Generale dell'ordine, Gulglielmo di Cremona, nomina il 19 maggio del 1327 insieme ad altri tre, che trattano con la Comunità dei Canonici regolari di San Pietro in ciel d'oro sulla fondazione della nuova casa degli Agostiniani di fianco alla tomba di Sant'Agostino? [7]
Certamente Nicola di Alessandria fu membro del capitolo Generale dell'ordine celebrato a Grasse (Francia) nel 1335 in qualità di "professor sacrae theologiae" e come tale figura nell'atto notarile del 13 giugno che approva le condizioni e patti realizzati dall'Ordine Agostiniano con l'Abate e la comunità dei Canonici regolari di San Pietro in Ciel d'Oro; condizioni e patti che sono approvati un'altra volta l' 8 giugno del 1338 dai membri del capitolo Generale celebrato a Siena nello stesso anno, al quale partecipò anche il "Maestro" in sacra teologia Nicola di Alessandria [8]. Il giorno 2 gennaio del 1334 con l'agostiniano Gerardo di Bergamo e altri 27 maestri in teologia di Parigi scrisse una lettera a Filippo VI, Re di Francia, "sulla situazione delle anime che gia avevano lasciato il corpo". Dovette essere promosso Maestro in sacra teologia nel 1333 in virtù di un mandato dato da Giovanni XXII il 19 di marzo dello stesso anno a Guglielmo, Cancelliere dell'Università di Parigi [9]. L'autore del Sermo era una persona competente, dedicata agli studi. Precisamente il suo Sermo fu composto a Parigi, centro principale di studi di quel tempo, nel 1332. Molto probabilmente lo pronunciò soprattutto per i giovani Agostiniani il giorno della festa di Sant'Agostino, il 28 di agosto.
da "SERMO DE BEATO AUGUSTINO" di NICOLA DI ALESSANDRIA - Commento di Balbino Rano O.S.A., da Analecta Augustiniana (1970)